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I rifiuti - classe 1d

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EFFETTI COLATERALI 1D

Come è fatto - bottiglie di plastica e barattoli. Materie plastiche. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Materie plastiche

Vari oggetti in plastica utilizzati in ambito domestico. Le materie plastiche sono materiali organici o semiorganici a elevato peso molecolare, cioè costituite da molecole con una catena molto lunga (macromolecole), che determinano in modo essenziale il quadro specifico delle caratteristiche dei materiali stessi.[1] Le materie plastiche possono essere costituite da polimeri puri o miscelati con additivi o cariche varie. Gestione dei rifiuti. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Gestione dei rifiuti

Per gestione dei rifiuti si intende l'insieme delle politiche, procedure o metodologie volte a gestire l'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale coinvolgendo quindi la fase di raccolta, trasporto, trattamento (riciclaggio o smaltimento) fino al riutilizzo dei materiali di scarto, solitamente prodotti dall'attività umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti sulla salute umana e l'impatto sull'ambiente. Un interesse particolare negli ultimi decenni riguarda la riduzione degli effetti dei rifiuti sulla natura e sull'ambiente, la possibilità di risparmiare e recuperare risorse naturali da essi e la riduzione della produzione di rifiuti stessi. Principi del sistema integrato italiano[modifica | modifica sorgente] Essa affronta la questione dei rifiuti delineando priorità di azioni all'interno di una logica di gestione integrata del problema.

Plastica inquinante. Percentuale dei rifiuti in europa. Rifiuti tossici. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Rifiuti tossici

Deposito di rifiuti tossici nel Kentucky, 1980 I rifiuti tossici sono materiali di scarto che possono causare la morte, lesioni o difetti di nascita in creature viventi. Il pericolo di questi materiali aumenta in base alla loro facilità di dispersione e contaminazione, costituendo a lungo termine un rischio per lo stesso ambiente causando fenomeni di inquinamento idrico o del suolo o atmosferico come piogge acide, nevi chimiche ecc. Si tratta in genere di prodotti di provenienza industriale e commerciale, ma anche di uso domestico (prodotti delle pulizie, batterie, cosmetici, prodotti di giardinaggio), agricoltura (fertilizzanti chimici, pesticidi), militari (armi nucleari e chimiche), servizi medici (prodotti farmaceutici), fonti radioattive, industria leggera (impianti di lavaggio a secco).

Possono presentarsi in forma liquida, solida o liquida e contenere agenti chimici, metalli pesanti, radioisotopi e altre tossine. La lunga storia dei rifiuti. Rifiuti-Organici. Tipi di rifiuti. Come vivere nei rifiuti (il nostro mondo dopo qualche anno se ...) OLTRE un anno fa, nel luglio del 2010, nel dossier sui “veleni industriali e politici” della Basilicata avanzai una proposta: Anagrafe pubblica della monnezza.

come vivere nei rifiuti (il nostro mondo dopo qualche anno se ...)

Insieme con i Radicali lucani ho sposato da sempre l’einauidiano “conoscere per deliberare” e ritengo che anche sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti sarebbe opportuno favorire la massima conoscenza sull’operato di comuni e province. La vicenda Fenice, la crisi sul fronte dei rifiuti solidi urbani che si manifesta in queste ore, mi spinge a rivolgerci al Presidente della regione Vito De Filippo, all’Assessore all’Ambiente Agatino Mancusi e al consiglio regionale per chiedere l’approvazione urgente di una PDL regionale che abbiamo denominato “Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento ed agli impianti dei rifiuti solidi urbani”.

Tutto questo in attesa di poter capire come intervenire con un’analoga proposta anche sul fronte della produzione dei rifiuti speciali e pericolosi. I diversi tipi di plastica. Inquinamento. Inquinamento_atmosferico.jpg (Immagine JPEG, 1725x1260 pixel) - Riscalata (58%) La nascita della plastica. Bottiglie_di_plastica_differenziata.jpg (Immagine JPEG, 564x292 pixel) Riutilizzo. ENERGIA DAI RIFIUTI. Energia ricavata da scarti e rifiuti. Oltre che dal sole, dal vento e dall'acqua si può ricavare energia elettrica anche dai rifiuti.

Energia ricavata da scarti e rifiuti

Parliamo di biomassa. Per biomassa si intende ogni sostanza organica vegetale, prodotta cioè da fotosintesi e composta di lignina e/o cellulosa. Vengono raccolti gli scarti provenienti da cinque sorgenti di base legate alle attività dell’uomo: dal settore forestale, dall’industria del legno, da agricoltura e industria agroalimentare, inoltre dai rifiuti derivati dal consumo. Vuol dire per esempio scarti dell’industria di lavorazione del legno, attualmente smaltiti in discarica, i residui delle operazioni agricole di potatura, taglio e mietitura e simili. Tutti questi scarti e rifiuti vegetali difficilmente riciclabili altrimenti, rappresentano una fonte di energia rinnovabile di crescente interesse. Bruciando questo materiale in impianti di combustione appositi, con tecniche dette di cogenerazione, è possibile ottenere contemporaneamente energia elettrica e calore. Rita Imwinkelried. Gruppo Veritas. Veritas. Cimitero. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Cimitero

Il cimitero o camposanto è un luogo, solitamente un'area delimitata, nel quale i corpi dei defunti sono sepolti. Etimologia[modifica | modifica sorgente] La parola "cimitero" deriva dal greco κοιμητήριον (koimetérion, "luogo di riposo": il verbo κοιμᾶν ("koimân") significa "fare addormentare"), attraverso il tardo latino cœmeterium. Storia[modifica | modifica sorgente] Il famedio, qui sono sepolti i personaggi illustri del panorama italiano otto-novecentesco. Aspetto rituale[modifica | modifica sorgente] Nella maggior parte delle religioni occidentali i riti funebri prevedono il loro completamento presso il cimitero, con il pio ufficio della sepoltura. Le 4 r. Usa e getta. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Usa e getta

L'aggettivo usa e getta (loc. agg. invar.) si riferisce ad un oggetto progettato per un utilizzo molto limitato nel tempo oppure singolo, in tal caso è ancor più opportuno utilizzare il termine monouso. Origini[modifica | modifica sorgente] Probabilmente il primo prodotto industriale di grande utilizzo, diffusione e destinato ad un utilizzo breve, furono le lamette usa e getta apparse sul mercato agli inizi del 1900. King Camp Gillette inventa un sistema per produrre lamette economiche e, nel 1903, inizia a commercializzare una nuova tipologia di rasoio espressamente concepita per lamette usa e getta[1].

Ciclo di utilizzo[modifica | modifica sorgente] Il termine usa e getta implica un significato di economicità e utilità a breve termine, talvolta in senso dispregiativo e/o metaforico, contrapposto al maggior valore economico e durabilità di medio-lungo termine dei prodotti non usa e getta. Noi e l'ambiente. Rifiuti. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Rifiuti

Rifiuti dentro a un cassonetto utilizzato sino a pochi anni fa I rifiuti sono materiali di scarto o avanzo di svariate attività umane. Gli esempi tipici includono i rifiuti solidi urbani, le acque reflue (contenenti rifiuti corporei), il deflusso superficiale della pioggia in idrologia e in particolare nei sistemi di drenaggio urbano, i rifiuti radioattivi e altri. In biologia sono detti rifiuti i prodotti del catabolismo che vengono escreti o che in ogni caso non prendono più parte al metabolismo.[1] Definizione normativa[modifica | modifica sorgente]

Plastica. I piatti ed i bicchieri di plastica sono riciclabili! Riciclo. Riciclo-pallet-19.jpg (immagine JPEG, 620 × 320 pixel) Come riciclare i tappi delle bottiglie. Riciclare è amore per l'ambiente. USA E GIETTA. BATTERIE. Pila (elettrotecnica) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Pila (elettrotecnica)

Simbolo utilizzato per indicare una batteria Alcune batterie usate Nel 1799 Alessandro Volta riprese gli studi di Luigi Galvani sulla corrente elettrica, riuscendo a realizzare la prima pila (oggi detta voltaica), con i seguenti costituenti: La nascita della plastica.