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Sicurezza-3G

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Scuola. La sicurezza a scuola. Di Gabriele Primativo Con la locuzione Legge 626 si intende, in Italia, un decreto legislativo introdotto nel 1994 per regolamentare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il decreto non fu il primo a regolamentare la sicurezza nei luoghi di lavoro, presente sin dagli anni cinquanta, ma superò alcune leggi precedenti, dando una forma organica alle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, pur non abrogandole formalmente.

(fonte: wikipedia) Le prime leggi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro furono introdotte in Italia nel 1942 nel codice civile mentre le prime leggi specifiche sull'argomento risalgono agli anni cinquanta. Con aggiornamento annuale, sono seguiti altri decreti di chiarimento e di miglioramento oltre a leggi regionali. Altra novità introdotta dal D.Lgs. 626/94 è l'introduzione di un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (art. 18) che deve essere eletto dai lavoratori stessi e deve essere consultato preventivamente in tutti i processi di valutazione dei rischi. 1. Regole scolastiche. Azioni soggette a sanzioni disciplinari. Sanzioni disciplinari. La scuola come un ambiente di lavoro sicuro. Regolamento insegnanti. Rischi scolastici. Il bullismo. Foto Il manuale contro il bullismo - 1 di 15. Il bullismo a scuola. Il Bullo, la Vittima e gli amici del Bullo La Psicoterapia Consulta anche quest'articolo di Panorama sul Bullismo: Bullismo: Ecco come sconfiggerlo l termine bullismo descrive la condizione di sofferenza, svalutazione ed emarginazione che vive un bambino o un’adolescente ad opera di un suo compagno.

Si tratta di una forma di prepotenza ricorrente e continuativa; la vittima prova sentimenti dolorosi e angoscianti perché perseguitata da parte di uno o più compagni. Oltre a vivere un drammatico senso di impotenza, poiché non sa come potersi difendere, il ragazzo subisce emarginazione da parte del gruppo dei coetanei. L’età in cui il fenomeno del bullismo è più frequente è quella della preadolescenza e dell’adolescenza. Alcuni studiosi lo considerano una sorta di mobbing che avrebbe però luogo tra i banchi di scuola anziché nell’ambiente lavorativo.

Olweus, studioso norvegese che negli anni ‘70 per primo denunciò il problema definì il fenomeno con le seguenti parole: I Genitori Gli Insegnanti. Il_bullismo_femminile.jpg (immagine JPEG, 992 × 822 pixel) - Riscalata (92%) Bullismo.info - Manuali: Bullismo nelle scuole primarie. Autore/curatore: Elena Buccoliero e Marco MaggiContributi : Camilla Pagani , Simona Caravita, Daniele Fedeli , Filippo Furioso , Mauro Arletti , Sandra Capozzi, Nicola Iannaccone e Eleonora TassiPrefazione: Alberto PellaiEditore: Franco AngeliAnno: 2008Pagine: 320Costo: € 30 Gli studi sul bullismo sono iniziati alcuni decenni or sono a partire dalla scuola primaria. Ciò nonostante,l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica identifica il bullismo come tipicamente adolescenziale, quasi anon voler credere che tra i più piccoli possano verificarsi azioni intenzionalmente mirate alla sofferenza dei più deboli. Dopo il manuale teorico-pratico Bullismo, bullismi rivolto a insegnanti e operatori impegnati nella scuolasecondaria (FrancoAngeli 2005), gli stessi autori, attraverso la collaborazione e i contributi di docentiuniversitari, ricercatori, dirigenti scolastici, insegnanti e operatori, hanno elaborato un nuovo volume pensatoproprio per chi lavora nella scuola primaria.

RISCHI E PERICOLI NEL WEB. CONSIGLI PER UN COMPUTER SICURO. Come difendersi dai sistemi di intrusione. Cyberbullismo. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Il contenuto di questa e-mail è un esempio di cyberbullismo Il cyberbullismo o ciberbullismo (ossia «bullismo online») è il termine che indica un tipo di attacco continuo, ripetuto e sistematico attuato mediante la rete. Il termine cyberbullying è stato coniato dall'educatore canadese Bill Belsey. I giuristi anglofoni distinguono di solito tra il cyberbullying (cyberbullismo), che avviene tra minorenni, e il cyberharassment ("cybermolestia") che avviene tra adulti o tra un adulto e un minorenne[1]. Oggi il 34% del bullismo è online, in chat, quest'ultimo viene definito cyberbullismo. Confronto tra cyberbullismo e bullismo[modifica | modifica wikitesto] Rispetto al bullismo tradizionale nella vita reale, l'uso dei mezzi elettronici conferisce al cyberbullismo alcune caratteristiche proprie: Anonimato del molestatore: in realtà, questo anonimato è illusorio: ogni comunicazione elettronica lascia pur sempre delle tracce.

Smith et al. Evacuazione a scuola. Situazioni in cui si deve evacuare la classe. Prove di evacuazione. Rete. Internet. Definizione. Sicurezza stradale. Incidente Stradale. Codice della strada. Segnali stradali. Dispositivi di sicurezza individuale. Dispositivi. Sicurezza sul lavoro. Salute, igiene e sicurezza sul luogo di lavoro. We are migrating the content of this website during the first semester of 2014 into the new EUR-Lex web-portal. We apologise if some content is out of date before the migration. We will publish all updates and corrections in the new version of the portal. Do you have any questions? Contact us. Attraverso la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, l'Unione europea si prefigge di creare un maggior numero di posti di lavoro e di migliore qualità. La salute e la sicurezza sul luogo di lavoro rappresentano oggi uno degli aspetti più importanti e più avanzati della politica sociale dell'Unione. Segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La segnaletica di sicurezza nel decreto legislativo 81[modifica | modifica sorgente] Il decreto legislativo 81/08 dà disposizioni riguardanti la segnaletica di sicurezza che deve essere presente in tutte le aziende e unità produttive. Tali disposizioni fanno sempre parte dell’informazione dei lavoratori, infatti la segnaletica serve a indicare loro dove si trovano i rischi e dove si trovano le attrezzature o le vie di fuga nel caso in cui si verifichi un pericolo.

Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro contiene le norme sulla segnaletica negli artt. 161 e 162. In più: 1. Il presente titolo stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro. 2. 2 bis. 1. B) segnale di divieto: un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo; c) segnale di avvertimento: un segnale che avverte di un rischio o pericolo; Cartellonistica[modifica | modifica sorgente]

Segnaletica.