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Pour chasser le gif..

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RRRRRRRROLL_gif. Arte animata | Ave-r. Rotolare per le strade. Rrrrrrrroll è un blog sviluppato da un gruppo di artisti giapponesi. È difficile capire quanti siano e chi siano, le informazioni sono poche e non chiare. L’idea del progetto è quella di pubblicare su Tumblr ogni due/tre giorni gif animate, immagini che mostrano ripetutamente una sequenza di fotogrammi in successione. Le gif raccontano atmosfere surreali, disabitate e deserte dove una ragazza ruota intorno a un oggetto oppure dove gli oggetti ruotano creando film minimali.

È possibile seguire il blog, seguire il progetto e gli aggiornamenti su Twitter oppure andare alla pagina Facebook. CinemagraphCollection.Com. Le GIF più belle del mondo. La Saatchi Gallery, una delle più importanti gallerie di arte contemporanea del mondo, ha premiato giovedì 17 aprile il vincitore del primo concorso per la miglior opera di Motion Photography, un nome più elegante per chiamare le GIF animate. A vincere il concorso è stata Christina Rinaldi, un’artista che si occupa normalmente di decorazioni di unghie, con questa GIF di un pulitore di vetrine.

Il concorso di Saatchi è durato 10 settimane, durante le quali chiunque poteva presentare una GIF per competere in una delle sei categorie possibili: Panorama, Lifestyle, Azione, Notturna, Persone e Città; a scegliere i vincitori di ogni categoria e il vincitore assoluto tra le oltre 4000 opere presentate è stata una giuria composta da diversi artisti, fotografi e registi. Le GIF vincitrici delle altre categorie sono queste: Kostas Agiannitis, categoria Lifestyle. Emma Critchley, categoria Persone. Matthew Clarke, categoria Notturna. Micaël Reynaud, categoria Azione. Il cinema al tempo delle GIF. Quando mi capita di riaprire una conversazione di Skype e trovo che le faccette inviate in quella precedente sono ancora lì ad ammiccare, come se non avessero mai smesso di farlo, mi coglie un vago senso di inquietudine. Quello che mi turba sempre un po’, nelle animazioni GIF, ha probabilmente a che fare con questa istantanea impressione di eternità: la loro struttura che si svolge e riavvolge attorno a un brevissimo loop, a volte contratto fino a una vibrazione prolungata, uno sfarfallio.

E, insieme, il loro ilare automatismo, la loro beata indipendenza da qualsiasi nostro gesto di attivazione: le GIF si sottraggono al controllo offerto dal digitale, che ci consente di arrestare, alterare, plasmare la durata di ciò che riproduciamo: apri un link e sono già lì. Ad agitarsi. Da sempre. A qualcuno piace caldo (Billy Wilder, 1959) The Skeleton Dance (Walt Disney, 1929) Il grande Gatsby (Baz Luhrmann, 2013) La ballata di Stroszek (Werner Herzog, 1977) Fight Club (David Fincher, 1999)