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[DA LEGGERE] Cahiers de la Quinzaine: il primato di Mammona come cifra del mondo moderno nel chiaroscurale Charles Peguy. Sintesi della 592° conferenza di formazione militante a cura della Comunità Antagonista Padana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in Milano , non tenuta in seguito alla chiusura dell’Ateneo causa epidemia di coronavirus.

[DA LEGGERE] Cahiers de la Quinzaine: il primato di Mammona come cifra del mondo moderno nel chiaroscurale Charles Peguy

Relatore: Silvio Andreucci (testo raccolto a cura di Piergiorgio Seveso). Riguardo l’attenzione da dedicare a questi autori valga la premessa teoretica e pratica fatta di Piergiorgio Seveso all’inizio della 550° conferenza di formazione militante che potete ascoltare qui. Orleans ha dato i natali nel 1873 a Charles Peguy, umili natali spettarono al compositore dei “Misteri di Giovanna d’arco” nonché dei”Cahiers de la Quinzaine”, essendo egli nato da un falegname e da un’ impagliatrice di sedie, che rispondevano ai nomi rispettivamente di Desire Peguy e Cecil Quere. Il bardo delle Orcadi: le opere e i giorni di George Mackay Brown, uno dei più brillanti scrittori cattolici del Novecento. Di Luca Fumagalli Secondo il premio Nobel Seamus Heaney la visione poetica di George Mackay Brown «richiama quella del bardo scandinavo, consapevole di un ordine inevitabile».

Il bardo delle Orcadi: le opere e i giorni di George Mackay Brown, uno dei più brillanti scrittori cattolici del Novecento

In effetti l’opera di Brown, tra i capofila del cosiddetto Rinascimento culturale scozzese, è un’ode a quell’amore divino che dispone ogni cosa per il meglio. Arnold Lunn: la straordinaria conversione di un nemico del cattolicesimo. Di Luca Fumagalli Arnold Lunn è oggi ricordato soprattutto per l’importante contributo dato al mondo dello sci agonistico.

Arnold Lunn: la straordinaria conversione di un nemico del cattolicesimo

Oltre ad inventare lo slalom speciale, fu capitano della squadra inglese alle Olimpiadi e il suo nome figura tra quello dei pionieri del moderno alpinismo. Per l’incessante attività di promozione degli sport invernali e per i molti libri che scrisse sull’argomento ricevette pure svariati riconoscimenti internazionali. Quello che, al contrario, in pochi conoscono è il Lunn “intellettuale”, romanziere, saggista e apologeta. La sua storia è del tutto simile a quella di tanti altri convertiti inglesi che, dopo anni di fiera militanza anticattolica, approdarono infine alla Chiesa di Roma, vinti dalla ragionevolezza del suo impianto storico-teologico e della bellezza della sua liturgia. Nato nel 1888 a Madras, in India, Arnold Lunn venne educato in parte secondo i principi del metodismo e in parte secondo quelli dell’anglicanesimo. Condividi o invia per email. L’ultimo dei giganti: la conversione del poeta Alfred Noyes.

Pirandello filosofo e la ricerca dell’unità perduta - La Nuova Bussola Quotidiana. Pirandello era ritenuto grande filosofo, mente acuta, penetrante e analitica.

Pirandello filosofo e la ricerca dell’unità perduta - La Nuova Bussola Quotidiana

E, nonostante le tante critiche malevole mosse contro lo scrittore, la giuria svedese del Nobel riconosceva in lui un attaccamento all’ideale, una valorizzazione dell’uomo, un anelito alla vita. La lucida coscienza critica e la domanda di comprendere la verità non annullavano mai in lui la speranza di trovare risposte.- L'ESERCITAZIONE L’uomo assiste spesso allo spettacolo della sua vita o vi prende parte, senza esserne davvero protagonista, senza essere davvero consapevole delle decisioni, che, per lo più, subisce come il protagonista del dramma Enrico IV che si ritrova in una forma, senza aver potuto amare la donna che avrebbe voluto sposare. «Forte come la morte è l’amore» recita il Cantico dei cantici, ma ad Enrico IV l’amore è negato e per questo lui ha paura della vita.

Il poeta che ispirò Tolkien: la vita avventurosa di Roy Campbell tra cattolicesimo e fascismo. Di Luca Fumagalli Pochi scrittori sono riusciti nella loro vita a sollevare più polemiche e controversie di quanto fece Roy Campbell.

Il poeta che ispirò Tolkien: la vita avventurosa di Roy Campbell tra cattolicesimo e fascismo

Amato da tanti e odiato da molti altri, il sudafricano era di certo un poeta talentuoso, ma il suo carattere ondivago, perennemente in oscillazione tra la cordialità e la guerra senza quartiere, non gli rese facile il rapporto con gli altri. Durante gli anni Venti, dopo la pubblicazione del poema The Flaming Terrapin, venne lodato come uno dei cantori più promettenti della nuova generazione. Alla lunga, però, i suoi versi al vetriolo gli alienarono la simpatia di una grande fetta dell’intellighenzia britannica. Del resto Campbell non era incline a lisciare il pelo alle ideologie allora in voga; al contrario, preferì indossare gli scomodi panni del ribelle, del genio anticonformista e reazionario, non perdendo occasione per scagliarsi contro il cinismo della modernità. Roy e Mary trovarono la tanto agognata pace solamente nella Fede cattolica. Mi piace: “Perdita e guadagno”: il romanzo che Newman scrisse per raccontare (e difendere) la propria conversione.

Di Luca Fumagalli La storia di Perdita e guadagno, perla della narrativa cattolica a firma di John Henry Newman, ha inizio nel 1847.

“Perdita e guadagno”: il romanzo che Newman scrisse per raccontare (e difendere) la propria conversione

A quel tempo il futuro cardinale, cattolico da appena due anni, si trovava a Roma, ospite di un monastero cistercense situato vicino alla Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme, nella periferia della città. Lì attendeva impaziente il breve pontificio che lo avrebbe autorizzato all’istituzione di una congregazione oratoriana a Birmingham. Nel frattempo, a Londra, un romanzo intitolato From Oxford to Rome: And how it Feared with Some who Lately Made the Journey stava sollevando un polverone. Il libro era stato stampato in forma anonima, ma non ci volle molto per capire che a scriverlo era stata Elizabeth Harris, un’ex convertita al cattolicesimo che era ritornata sui suoi passi, abbracciando di nuovo l’anglicanesimo. È con queste parole icastiche che si conclude l’odissea spirituale del ragazzo. Condividi o invia per email Mi piace: Mi piace Caricamento... “Il potere e la gloria”: Graham Greene racconta il martirio dei cattolici messicani. Di Luca Fumagalli Il potere e la gloria (The Power and the Glory), pubblicato per la prima volta nel 1940, è il romanzo più famoso di Graham Greene, una pietra miliare della letteratura cattolica del Novecento, e l’unico della vasta bibliografia dello scrittore inglese a presentarsi nell’inedita veste di opera “a tesi”, scritta cioè seguendo una struttura già chiaramente definita in partenza (ad ammetterlo è lo stesso Greene nel volume autobiografico Vie di fuga).

“Il potere e la gloria”: Graham Greene racconta il martirio dei cattolici messicani

Questo aspetto, ma non solo, contribuisce a conferire a Il potere e la gloria la patina di una dolorosa quanto struggente favola morale. La storia, ambientata nel Messico degli anni Trenta, durante le persecuzioni anticattoliche da parte del governo, racconta la rocambolesca fuga di un sacerdote braccato da un gruppo di soldati, costretto a viaggiare di notte sotto mentite spoglie e a celebrare messa dove capita.

Cristeros, graham greene, Il potere e la gloria, letteratura Inghilterra, Luca Fumagalli, martirio, messico Mi piace: RISPOSTA A PASOLINI: REGRESSIONE SUICIDARIA DELL'ILLUMINISMO — Blondet & Friends. (Immediata e furente la replica di Danilo Fabbroni al testo pasoliniano del 1974….)

RISPOSTA A PASOLINI: REGRESSIONE SUICIDARIA DELL'ILLUMINISMO — Blondet & Friends

Giovanni Lindo Ferretti «Sono uno stronzo reazionario e intrattabile»